“Sveglia e caffè, barba e bidet…” chi di noi, almeno una volta non si è riconosciuto nelle imprese del più famoso Ragioniere d’Italia? Ma non in vacanza…
Quanto sarà facile decidere come passare il tempo in vacanza per chi è abituato ogni mattina a rischiare la vita infilandosi per prima la pantofola giusta, ingurgitare un caffè ustionante cercando di domare i capelli e darsi una parvenza di aspetto presentabile, scegliendo la propria mise in una giungla di calzini spaiati, camicie non ancora stirate e nodi da fare alla cravatta, (nella versione maschile), e calze smagliate, mascara terminato e matite per occhi senza punta (nella versione femminile), prima di buttarsi nel traffico e timbrare il cartellino al fotofinish?
Se le ansie del coniuge, le urla degli eredi o le fisse degli amici e dei compagni di viaggio non sono abbastanza per riempire la giornata di vacanza, ci si può sempre organizzare per passare il tempo cercando di non farsi mancare un qualche motivo di stress che ci possa far sentire a casa, o peggio in ufficio.
Per non avvertire la mancanza del trillo del telefono, dello smog, del traffico e delle interminabili soste ai semafori, si può decidere di passare il tempo in vacanza lasciandosi occupare in lunghissime telefonate di lavoro, portare il notebook anche in cima a una montagna e stupirsi della mancanza di segnale internet costante… rimpiangere la macchinetta automatica del caffè o il suono del microonde che ha finito di riscaldare il pranzo.
In questo caso, però, l’unica cosa da fare, ironia a parte, è procurarsi la volontà di staccare veramente, magari raddoppiando il periodo di vacanza previsto e lasciando a casa ogni contatto con la routine e possibilmente con le cause di tanto stress.
La vacanza deve essere un modo per dedicarsi tempo, attenzione, facendo quello che non si riesce mai a fare, sentendosi liberi di mangiare, bere, dormire, divertirsi, leggere, dormire, sognare, anche ad occhi aperti, oziare e nella migliore delle situazioni, annoiarsi. Perché il viaggio possa essere anche interiore.
Difficilissima da concepire l’importanza di annoiarsi in un periodo in cui i dispositivi sempre connessi di cui siamo dotati permettono di riempire ogni secondo di tempo disponibile, in realtà, annoiarsi è una condizione necessaria per la buona salute mentale e per stimolare la propria creatività.