La Giostra del Saracino è una importante manifestazione storica medievale che si svolge ad Arezzo, nella Piazza principale, Piazza Grande.
Partecipano alla Giostra del Saracino i quattro Quartieri della città di Arezzo:
- Porta Crucifera, noto anche come “Colcitrone”
- Porta del Foro o “Quartiere di Porta San Lorentino”
- Porta Sant’Andrea
- Porta Santo Spirito o “Quartiere della Colombina”
I quattro rioni di Arezzo che partecipano alla Giostra del Saracino, vengono rappresentati nel torneo da due cavalieri ciascuno.
I sostenitori del quartiere si dispongono ai diversi lati della piazza.
Gli otto cavalieri, in costume, si lanciano contro un fantoccio, che rappresenta il Saraceno, tentando di colpirne lo scudo con la lancia.
Prima dell’ inizio della giostra per le vie di Arezzo sfila un vivace e colorato corteo storico, che termina proprio in Piazza Grande.
Arezzo, La Giostra del Saracino, le date
L’antico torneo della Giostra del Saracino si tiene due volte l’ anno, le date sono:
- il terzo sabato di Giugno – versione notturna – nel 2017 il 17 Giugno
- la prima domenica di Settembre – versione pomeridiana – nel 2017 il 3 Settembre
Arezzo, La Giostra del Saracino: la Gara
Ogni Quartiere dispone di due cavalieri o giostratori e ha diritto a due carriere.
In ogni carriera il cavaliere impugna una lancia di legno di 3,55 metri, del peso di 4,2 kg come da Regolamento.
Quando il Maestro di Campo da il segnale, il cavaliere si lancia contro il Buratto, un fantoccio metallico, caricato a molla e dotato di uno scudo su cui viene appeso il cartellone nella mano sinistra e armato di mazzafrusto nella destra.
Il mazzafrusto è un’arma medievale composta da una frusta con tre corde, alle cui estremità si trovano delle sfere di legno e cuoio dal peso di 250 grammi l’una.
Il cartellone sullo scudo del Buratto è diviso in settori, con diversi punteggi.
Il centro ha il punteggio più alto, ma è molto difficile da colpire.
Lo scopo è naturalmente quello di colpire con la lancia lo scudo cercando di realizzare il punteggio più alto, e allontanarsi per non essere colpiti dal mazzafrusto.
L’impatto con lo scudo, fa roteare infatti il Buratto, e fa si che il mazzafrusto possa colpire il cavaliere, penalizzandolo.
Il cavaliere deve sostenere l’urto con il buratto e finire la corsa con la lancia ben salda in mano. Se la lancia cade a terra, il cavaliere perde tutto il punteggio ottenuto, a meno che non sia riuscito a disarmare il Buratto.
Vince la Giostra del Saracino il Quartiere che realizza il punteggio più alto.
Il premio per il vincitore è la Lancia d’oro, che poi viene portata in trionfo per le vie della città fino al Duomo e poi alla sede del Quartiere.
I festeggiamenti durano per giorni.
Arezzo, La Giostra del Saracino, la storia
La Giostra del Saracino ha origini molto antiche, la storia risale all’inizio del XVI secolo.
Nella sua forma attuale, ricorda i tentativi dei Cristiani di rallentare l’ avanzata dell’ Islam nel XIV secolo.
Il fantoccio contro il quale gli otto cavalieri in costume si lanciano, che rappresenta il Saraceno.
Di tornei e giostre ad Arezzo parla anche Dante Alighieri, all’inizio del XXII canto dell’Inferno:
« Io vidi già cavalier muover campo,
e cominciar stormo a far lor mostra,
e tal volta partir per loro scampo;
corridor vidi per la terra vostra,
o Aretini, e vidi gir gualdane,
fedir torneamenti e correr giostra;
quando con trombe, e quando con campane,
con tamburi e con cenni di castella,
e con cose nostrali e con istrane; »