Il Marocco, il paese dove le capre si arrampicano sugli alberi di argan.
Non è una trovata di marketing per aumentare i flussi turistici, né uno scherzo, e nemmeno un gioco grafico.
Le capre si arrampicano veramente sugli alberi di Argan, in Marocco, e lo fanno per il cibo.
Le capre sono infatti ghiotte dei frutti dell’albero di Argan, e per accaparrarseli, mostrano straordinarie doti da arrampicatrici, acquisite nel corso del tempo.
L’Argan (Argania spinosa), è un albero nativo del Marocco, e il secondo più diffuso dopo la quercia, nel paese.
Non a caso, in Marocco, l’albero di Argan, viene chiamato anche “albero delle capre”.
I suoi rami, raggiungono anche i 10 metri d’altezza.
Le capre non si fanno intimorire, hanno imparato a mangiare le foglie ricche d’acqua e i frutti, contribuendo tra l’altro anche alla diffusione della pianta.
Dai semi dell’albero di Argan si estrae l’olio, che è particolarmente apprezzato per le sue proprietà nutritive, cosmetiche e medicamentose.
La foresta di Argan, si estende per circa 800.000 ettari nel sud del Marocco, tra le città di Essaouira, Agadir e Taroundant.
L’area nel 1998 è stata dichiarata riserva della biosfera dall’UNESCO.
Gli alberi di argan e le loro capre arrampicatrici attirano migliaia di turisti in quest’area del Marocco, in posizione strategica tra il Sahara e le pianure centrali.
Qui l’albero è diventato il simbolo della lotta alla desertificazione.
Le sue radici contribuiscono a proteggere il terreno dall’erosione.
Nella foresta di Argan, cooperative di donne lavorano alla raccolta dei frutti assicurando la protezione e la riforestazione delle piante.
La raccolta dei frutti della pianta di Argania spinosa è ancora manuale.
Avviene nei mesi di giugno e luglio, e, solo in alcune zone, nel mese di febbraio.
Gli unici strumenti utilizzati in questa fase sono sacchi per la raccolta, asini o mezzi moderni per il trasporto.
L’olio di argan è particolarmente apprezzato per la cura della persona.