Paese che vai usanze che trovi, niente di più vero.
Visitando un paese che non è il nostro è sempre bene essere documentati su usi e costumi locali, per non incorrere in probabili gaffe involontarie che potrebbero portarci a situazioni spiacevoli in viaggio… e non solo.
Ecco alcune curiosità dal mondo, legate alle principali situazioni di vita, che possono aiutarci ad essere più preparati sugli usi e costumi del paese che si vuole visitare.
Usi e costumi in viaggio – L’abbigliamento
Scegliere l’abbigliamento non è così scontato, anche in viaggio, sì ai vestiti comodi, ma con attenzione. L’abbigliamento scuro e formale per gli uomini è accettato praticamente ovunque, no invece a pantaloni corti e spalle scoperte in molti luoghi. In molti paesi è obbligatorio lasciare le proprie calzature all’esterno di un’abitazione prima di entrarvi.
Usi e costumi in viaggio – A tavola
Le regole legate al cibo nel mondo sono molto varie: ad esempio, relativamente all’uso delle posate, in Thailandia ad esempio il cibo si taglia con la forchetta, e il coltello viene usato pochissimo. In Indonesia invece, la forchetta si usa esclusivamente per spingere il cibo nel cucchiaio. Anche per le bacchette ci sono usi differenti: in Giappone ad esempio devono essere usate per mangiare fino all’ultimo chicco di riso, e alla fine del pasto le si deve riporre nella confezione, è il segnale per il cameriere che il pasto è concluso.
A Taiwan e in Cina, invece, le bacchette possono essere utilizzate anche per liberare i denti da piccoli residui di cibo. In Cina, è maleducazione finire tutto e ripulire il piatto.
Produrre rumori durante la masticazione, considerato gesto di maleducazione estrema dalle nostre parti, è raccomandato invece nell’est dell’Asia, poiché considerato un complimento allo chef.
Usi e costumi in viaggio – Al Ristorante
Per quanto riguarda il conto, mentre dividere il conto è considerata buona regola in Australia, Stati Uniti, Scandinavia e Olanda, nei paesi dell’America latina e in Medio Oriente è normale che qualcuno si proponga per pagare per tutti. In Cina invece ripartire il conto è considerato offensivo, chi invita a ristorante, paga.
L’orario di invito a cena varia a seconda dei paesi, se l’appuntamento è per le 8 di sera, in Germania devono essere le 8 in punto. In Francia è tollerato il quarto d’ora accademico, in America Latina invece è necessario non essere assolutamente puntuali, in Argentina poi, arrivare puntuali vi farebbe passare per ansiosi ingordi.
Anche le bevande e i drink hanno usanze e tradizioni, in Corea e in Giappone, ad esempio, è buona regola evitare di riempirsi il bicchiere da soli, è necessario aspettare che sia il vicino a farlo per poi ricambiare. In Armenia invece, finire una bottiglia, può costare pagarne un’altra. Chi beve l’ultimo bicchiere, deve ordinare una nuova bottiglia.
Usi e costumi in viaggio – I regali
Regalare i fiori è sempre un gesto apprezzato, ma attenzione alla scelta del tipo di fiore e del suo colore. Ad esempio i fiori gialli, apprezzati nella maggior parte dei paesi occidentali, in Iran e Russia vengono considerati manifestazione di ostilità. No a crisantemi in Italia, Belgio, Francia, Spagna e Turchia dove sono associati ai defunti, mentre sono molto apprezzati in alcune nazioni orientali. In Perù qualunque omaggio floreale, fatta eccezione per le rose, viene considerato «cheap». Nei paesi dell’est Europa, mai regalare un numero di fiori pari, vengono usati solo per i funerali.
Anche i gesti legati ai doni sono importanti: mai riceverli con la mano sinistra in molti Paesi del Medio Oriente e dell’Asia. In Cina e in Giappone, è d’obbligo usare entrambe le mani alla consegna di un regalo. Sempre in Cina, un dono può essere accettato solo dopo tre gentili rifiuti di maniera; per lo scambio reciproco di omaggi è quindi necessario fare altrettanto. Vietata sia in Cina sia in Giappone l’apertura immediata del regalo: chi lo riceve deve essere libero di esprimere gioia o disappunto e per farlo l’apertura deve esser fatta assolutamente in privato.
Usi e costumi in viaggio – Matrimoni
Nella maggior parte delle culture occidentali la sposa arriva in chiesa dopo lo sposo, magari in un leggero ritardo rispetto all’ora fissata. Nel Salvador è normale si inizi addirittura senza la donna, che arriverà dopo qualche minuto, interrompendo la cerimonia. Nei matrimoni indiani è invece la sposa ad aspettare lo sposo.